Spesso i giuristi, per riferirsi ad una persona che non ha ancora compiuto 18 anni , utilizzano due parole: figlio e minore. Ma il sostantivo figlio si può riferire anche ad un soggetto adulto, e comunque non indica una persona in sè, ma sottolinea una relazione.
Minore invece, non è un sostantivo ma un aggettivo comparativo che per di più indica una posizione inferiore rispetto al maggiore.
Perciò io parlo di bambini!
E dopo giorni intensi di lavoro..dopo svariati ascolti e valutazioni di storie..e non li chiamo volutamente casi..ma storie..di genitori, di figli,di coppie affidatarie mi sento di affermare che il tempo dell'ascolto è fondamentale per tutti, ma ancor di più per un bambino implicato in un processo civile.
E' fondamentale che si ascolti la storia del bambino e le sue esperienze prima di inizare ogni indagine personale, che risulterebbe privata di importanti elementi conoscitivi.
Chi riesce ad udire le voci che provengono dai luoghi intimi della crescita umana sa che a volte tali voci diventano grida o urla di dolore.
Bisognerebbe avere il coraggio di ascoltare tali voci e avere l'obbligo di comprendere meglio le vicende emotive dell'uomo quando siamo chiamati ad occuparcene dovendo poi contribuire in maniera professionale a che si possa raggiungere la migliore evoluzione per tutte le persone interessate.
Dott.ssa Maria Bruna Sannelli
"...mi consigliò di non divorziare per il bene dei bimbi...
così restammo insieme fino alla fine.
Ma due dei bimbi parteggiarono per lui
e due dei bimbi parteggiarono per me.
I due che diedero ragione a lui mi biasimarono
e i due che diedereo ragione a me lo biasimarono,
e soffrirono ciascuno per uno di noi,
e tutti si tormentarono per aver osato giudicarci
e si torturarono l'anima perchè non potevano stimare
lui e me allo stesso modo...."
Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters