Cari amici oggi ho pensato di condividere con voi alcune mie riflessioni.
Vorrei porre alla vostra attenzione uno dei tanti “atteggiamenti” posti in essere da coloro che dovrebbero garantire la Giustizia, la difesa al cittadino, che “spera” e cerca affannatamente aiuto in momenti di dolore e di sofferenza: Giudici, Avvocati, Operatori Sociali, Psicologi ecc.
Tante sono le ingiustizie che i nostri figli , i Bambini, subiscono in casi di separazione dei propri genitori, specie se altamente conflittuali.
Bambini strappati alle loro famiglie per alimentare un business che case- famiglia praticano da tempo, ma è giusto non fare di “tutta l’erba un fascio”. Conosco personalmente case d'accoglienza ( credo sia più giusto chiamarle così ) che hanno salvato bambini dalla “strada”, da pericoli REALI di abuso sessuale.
Non parliamo poi di quelle che sono le adozioni illecite o anche lecite grazie ad una “buona organizzazione ed intesa” tra Servizi Sociali e Giudici dei vari Tribunali per Minorenni.
Credo, anzi, sono convinta che c'è da fare tanta “pulizia” in ambiti sociali, specie dove il Bambino ne è “protagonista”.
Tra le tante riflessioni che mi assalgono durante la giornata, a volte leggendo link, articoli, pensieri personali, alquanto opinabili ( sempre e solo un portare l'acqua al proprio mulino), pensavo anche alla mia “acqua”: parliamone!
Sono quasi cinque anni che lotto per avere la possibilità di rivedere i miei tre figli, due ormai maggiorenni. Ingenua del fatto che i Tribunali per i Minorenni erano e SONO una trappola, a loro mi rivolgevo per chiedere aiuto, spinta dagli assistenti sociali... Anni di tormento e decreti insignificanti che miravano solo a far passare del tempo, naturalmente per la gioia dell'avvocato del mio ex marito.
Non mi esprimo sull'operato di questo c. d. “avvocato”, ne parlerò nel prossimo convegno indetto da “Mammepersempre”e A. N. F. I. a Bari presso la facoltà di Giurisprudenza, dico solo che, secondo me, è la vergogna dell'Ordine degli Avvocati, quelli VERI. La strumentalizzazione dei miei figli in tribunale, contro di me, da parte di questo “essere” non sfuggirà all'attenzione di un altro Giudice, che attende con pazienza...Così come in altra sede descriverò la fiigura di docenti ed educatori parrocchiali e professionali, “pastori” assenti in queste situazioni, o meglio dire omertosi.
Contrariamente ad alcuni ho avuto con me assistenti sociali che hanno gridato al “pericolo” senza voler “allontanare il minore” . Nelle relazioni termini quali: “bambini triangolati... famiglia invischiata...la signora è vittima due volte...bisogna incominciare dal padre il quale trasmette falsi messaggi...” e via dicendo, non sono stati ne letti, ne presi in considerazione da lor signori Giudici. I vari avvocati che nel tempo ho dovuto cambiare ( alcuni facili nel compromesso) mi hanno fatto perdere del tempo, impedendomi di vedere mia figlia, la più piccola e l'unica che chiedeva di incontrarmi; cambierà idea rapidamente nel giro di tre- quattro gironi (portata dinanzi al giudice dal s.d. avvocato) : PAS.
Chiedo aiuto all'assistente sociale e alla psicologa della ASL, le quali pretendevano da me, che mi arrendessi vista l'ostinazione del Presidente e del Giudice che non si decidevano ad elaborare con precisione un calendario di incontri e ad essere chiari nei decreti che emettevano.
Mi dissero : “ signora un giorno sua figlia la cercherà, comunque non possiamo perdere tempo ancora con lei , ci sono altri casi, e poi dobbiamo andare in ferie” ( naturalmente ho voluto portare con me un loro ricordo: la registrazione).
Un linguaggio direi alquanto squallido in netta contrapposizione con il linguaggio dell'assistente sociale Baldassarre del Comune di Bitonto, la quale continua a denunciare un disagio e una scarsa collaborazione del padre.
Aspetto erroneamente un anno, mia figlia cresce , non mi parla, mi aggredisce se ne ha la possibilità.
Decido di riaprire la procedura presso il Tribunale per i Minorenni. In sede di separazione presso il Civile si attendono chiarimenti ( l'incompetenza dello stesso Tribunale per i Minori).
Insomma, si richiedono ulteriori informazioni agli Operatori Sociali , e che vien fuori? Udite , udite signori!!!
ASL : “la piccola non vuole più avere contatti con la madre... il padre è infastidito dai servizi sociali....cova rabbia”, ma quello che mi colpisce è :” Il Sig. x, che E' SEMPRE APPARSO COLLABORATIVO...”, non capisco perchè andare contro ciò che hanno scritto in passato e a tutt'oggi, riguardo all'impossibilità di ricostruire il rapporto madre / figli, loro stessi subiranno un' aggressione verbale da parte dei miei figli e del loro padre.
E ancora ( la beffa...)dicono: “ Visti, inoltre, la scarsa fiducia e contestazioni evidenziati dalla sig.ra Fallacara nei confronti degli operatori di questo servizio, si ritiene che siano venute meno le premesse per ulteriori interventi” Alleluia!!!
Le mie contestazioni? Non accettavo che mi mandassero a casa, obbligandomi a non pretendere più nulla, neanche una telefonata da mia figlia.
Comune: “ il sig. x ha adottato lo stesso atteggiamento preso nei riguardi dei due figli maggiori quando si opposero a qualsiasi intervento o proposta con la genitrice, assecondandoli nei loro proponimenti...continua ad essere problematica qualsiasi relazione con lui”
Decreto del Tribunale per Minorenni 24/4/2012 : “dichiara la sua incompetenza”. Ancora ALLELUIA!
Amici, qui c'è qualcosa nell'aria che ci rende incapaci di connettere...Cinque anni di interventi da incompetenti.... hanno solo scaturito dolore...rabbia... solitudine e squilibrio psicofisico nei miei figli.
Parlo anche a nome di chi quotidianamente vive intrappolato nel sistema giurisdizionale, di chi non può più uscirsene dalla morsa di alcun operatori sociali...
Siamo stanchi , TUTTI!!! Le Autorità si diano una mossa per garantire il diritto di difesa ad ogni cittadino nell'onestà processuale e nella verità.
Gli anni che passano (tanti, troppi) non portano a nessuna giustizia, e se pensiamo che i tempi biblici nei Tribunali permettono la disgregazione del nucleo familiare, c' è da chiedersi: “ cosa stiamo costruendo, cosa ne sarà della generazione futura...cosa sarà la nostra Italia?”
La Nazionale italiana perda pure, ma la nostra Nazione non può e non deve morire per colpa di alcune caste e falsi operatori di giustizia! Quello che Prandelli dice della Nazionale cade a pennello anche per la Nazione: “ ci vogliono nuove idee!”.
Lo so, non vi ho detto nulla di nuovo sotto il cielo, ma è giusto che io lo dica, come detto nel capoverso iniziale: condivido! E' giusto che tutti noi continuiamo ad esprimere dissensi su ciò che è ingiustizia, elaborando con sobrietà e attenzione il nostro pensiero affinchè si abbia una visone sempre più comunitaria e non individualistica, sempre meno ripiegati sul nostro dolore e più rivolti verso “il dolore”.
Io credo in un mondo migliore! Pazza? Forse!!! Ci resta altro???
Prudenza FALLACARA
Presidente dell'Associazione Mammepersempre ONLUS