L'Africa è un posto che non si può raccontare ma vivere. Perché solo così puoi vedere con i tuoi occhi la loro dura vita.
È difficile spiegare le emozioni che ho provato in quei giorni ma proverò a raccontarvele, iniziando proprio da loro, gli africani, caratterialmente molto forti ma con un cuore immenso, lo si legge nei loro occhi e dai loro sorrisi; sorridono sempre alla vita, nonostante i problemi e le povertà in cui vivono.
Poi ci sono i piccoli africani che mi hanno donato un amore così forte che neanche la mia mamma o il mio ragazzo sono riusciti a trasmettermi; perché anche se non ti conoscono ti saltano addosso abbracciandoti forte forte, abbracci che trasmettono amore puro, loro amano tutti. Nonostante non conosco bene l'inglese, con il loro sguardo riuscivo a comprenderli. Questi piccolini me li porterò per sempre nel mio cuore.
Quando siamo andati a Bagamoyo abbiamo visto la vera Africa: povera, i bambini che creavano i giochi da soli, una bambina che accendeva un piccolo fuoco per cucinare il pomodoro per la sua bambola, le case rovinate e sporche.
Questa esperienza mi ha cambiato molto sia interiormente che nel rapporto con gli altri.
Mi ha fatto crescere e pensare che noi non ci accontentiamo mai, perché c'è chi si accontenta del solo amore della famiglia e delle poche cose che possiedono.
Grazie a loro ho iniziato a sognare e credere nel mio futuro, perché tutti i ragazzi africani hanno idee molto chiare su quello che voglio fare da grandi e sognano tanto, sognano un futuro brillante.
Rutigliano, 15/09/2019 Simona Nacherlilla