Riflessioni di baba Fulgenzio sul Villaggio della Gioia, nel suo
decennio di fondazione sui nostri piccoli angeli sull’Istituto
Missionario “ le Mamme degli Orfani “ sui volontari
Sul Villaggio della Gioia lo Spirito del Signore veglia attentamente anche perché è opera Sua, essendo Suoi gli angioletti neri e Sue le suore che Lui stesso ha chiamato alla Vita Religiosa. Infatti Gesù ha detto: “ non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi “.
Questo Spirito del Signore soffia dove vuole, ma non è dato sapere dove vada. Ma il Suo frutto rimane ed è possibile vederlo, riconoscerlo, raccoglierlo, riceverlo e donarlo: lo si vede e lo si sente nei Suoi e nostri 120 piccoli angeli.
Non si tratta di “fare” molte cose al Villaggio della Gioia. Si tratta di farle in modo “nuovo”, e subito si capisce di essere in sintonia con le beatitudini. E subito lo Spirito del Signore si fa poesia, incanto, armonia e bellezza e “voce”: quella “voce” che abita la parte più profonda della nostra vita e si annida nelle cavità più segrete della nostra esistenza.
Basta lasciarsi incontrare dalla Parola e dalle Mani di Colui che sorride di gioia pronunciando il nome di ogni Sua creatura.
I nostri piccoli angeli
Attualmente sono 111, tutti dai 3 ai 16 anni. Siamo in attesa di accogliere altre 9 bambine.
Crescono sotto la protezione del baba, delle Mamme degli Orfani, delle assistenti e degli insegnanti della scuola. Hanno amore, istruzione, e cibo sufficiente.
Tutti coloro che vedono i nostri angioletti neri si meravigliano nel vederli gioiosi, sani, robusti e sempre prontissimi alla danza ed al canto. Nessuno è patito e senza gioia.
I bambini e Volontari
I nostri bambini tutti i giorni sono a scuola: dalle sette del mattino alle quattro del pomeriggio. I volontari possono sempre incontrare tutti i giorni i nostri bimbi dalle quattro del pomeriggio alle sette della sera.
E possono giocare e anche pregare con loro partecipando tutti i giorni alla recita del santo Rosario alle 17,30 del pomeriggio sulla collinetta della Madonna. Questo è l’unico momento della giornata nel quale ci si incontra; è il momento più bello e intimo, dove, ai piedi della Madonna ci si ritrova tutti: baba, mamme e bambini, per un momento di preghiera, di riflessione e di organizzazione delle varie attività.
Il volontario, però, deve avere l’umiltà di accettare che i bambini vivano la propria quotidianità in totale autonomia senza sentirsi gratificati unicamente dalla loro compagnia.
Si valuti attentamente il “Progetto di Vita” del Villaggio della Gioia, che consiste nel fornire affetto e istruzione a bambini orfani e di strada, dando loro una “mamma”, una “famiglia” in un ambiente decoroso, e permettendo loro di acquisire competenze per affermarsi sul piano professionale, ma soprattutto di sviluppare valori morali che consentano loro di vivere il proprio domani in un ambito ricco di umanità.
I volontari sono vivamente invitati a non portare i bambini all’Ostello
L’Ostello è stato pensato e realizzato per permettere ai volontari di osservare la realtà africana mettendosi al servizio di questa con umiltà e senza la pretesa di giudicare.
Ai volontari, oltre che poter giocare con i bambini nel tempo stabilito, si chiedono tutti quei piccoli lavori nell’Ostello e nel Villaggio:
come cucinare, lavare i piatti, tenere bene pulito e in ordine l’Ostello, spaccare e tagliare la legna, zappare, tagliare l’erba, dipingere gli ambienti e serramenti, ecc…
Ogni mattino subito dopo colazione, insieme si programmeranno i lavori.
Ci saranno delle gite culturali: come l’incontro con i pittori e gli scultori, visite a luoghi storici, e due volte alla settimana si potrà andare al mare.
L’ostello è autogestito e autofinanziato ed ecco perciò la diaria di 16 euro al giorno.
I bambini, per tutte le loro necessità e bisogni: dai libri, agli indumenti, alle medicine, ai dolci e a qualsiasi altra cosa, hanno le loro mamme, il loro baba, i loro insegnanti, le loro assistenti.
L’istituto missionario le Mamme degli Orfani.
Ormai è nato.
Le sue prime cinque suore hanno iniziato il proprio apostolato tra gli orfani.
Ora il ciclo è completo: Aspiranti, Postulanti e Novizie ed ogni anno emetteranno i Voti sempre nuove suore.
Per ora sono tutte africane, essendo nate in Africa, ma quando, essendo un Istituto Missionario, avranno vocazioni anche da altri continenti, le aperture verso culture, usi e costumi e filosofie di vita diverse, certamente arricchiranno l’Istituto stesso che è nato per aprirsi al mondo intero.
Il Carisma dell’Istituto:
“ siano felici di avere almeno una dozzina di creature che il Signore ha loro donato. Siano pienamente responsabili di essere “ mamme “ di così numerosi figli.
Ad essi va dedicata tutta la vita vivendo per loro e con loro giorno e notte “.
“ la vita della mamma degli orfani viene interamente vissuta nella Casa Famiglia.
Ogni Casa Famiglia avrà la propria mamma.
In ogni Casa Famiglia ci saranno almeno 12 bambini “
Per ora le Mamme degli Orfani non possono vivere nelle Case Famiglia perché non hanno ancora i voti perpetui e il Diritto Canonico non lo permette.
Per ogni Istituto religioso che nasce, la preparazione è sempre lunga. Affrettarla sarebbe la sua morte già sul nascere.
E’ necessaria una adeguata, completa formazione umana e religiosa.
Il cammino di formazione delle prime Suore di un Nuovo Istituto è impegnativo; deve essere austero, denso di preghiera, di studio e di lavoro.
Ma questo cammino è ancora lungo prima che l’Istituto “le Mamme degli Orfani” possa occupare tutti i quadri ed iniziare autonomamente il proprio cammino.
La Preghiera comune è di cinque volte al giorno: mattino, mezzogiorno, pomeriggio, sera e prima di andare a letto con il canto di Compieta.
E la preghiera dell’ Ufficio Divino è sempre cantata.
Per ora la formazione delle Mamme degli Orfani consiste in tre ore al giorno di scuola e di altre tre ore per lo studio.
Inoltre il baba tiene loro tutti i giorni due brevi incontri sulla vita spirituale: al mattino presto e subito dopo colazione.
Il gruppo dei formatori è di 5 persone: il baba, suor Anna, che è la responsabile delle Novizie, un padre della Consolata e un padre francescano, e una suora che ha studiato nelle università di Roma.
Per la scuola e lo studio di ogni giorno le materie sono: Teologia e Storia della Chiesa, Bibbia, Sociologia e Psicologia, Spiritualità, Morale e Diritto Canonico.
Un giorno al mese è dedicato al ritiro spirituale e tutti i giovedì sono dedicati alla adorazione a turno dalle 7 del mattino alle 5 della sera.
Non tutti i volontari sono al corrente di come avviene la formazione delle Mamme degli Orfani e di quanto il cammino sia lungo e la loro giornata sia impegnativa.
Per questo motivo molti sono portati a giudicare e magari a criticare, sia l’impegno e formazione delle suore che non le vedono spesso con i bambini, e l’impostazione della giornata dei bambini.
E’ sempre inopportuno e deleterio contestare uno stile di vita in un ambiente che non è il nostro, che è completamente diverso dal nostro, che ha regole austere di civiltà che noi non abbiamo, ma dovremmo però avere la saggezza, l’intelligenza e la umiltà di apprendere e imparare.
I volontari e gli ospiti devono venire con umiltà e rispetto grande, servire questo progetto di Vita senza giudicare, senza dare indicazioni sul cibo, sulla metodologia didattica della scuola, sul loro tempo libero e sul loro tempo dedicato alla preghiera.
Noi tutti siamo a casa loro, e ci vuole intelligente rispetto verso il loro modo di vivere, di mangiare, di giocare, di vestire, di formazione e di comportamento.
Siamo in un ambiente totalmente diverso dal nostro. E siamo ospiti a casa loro.
Vorrei concludere ricordando le parole che spesso il Presidente della Tanzania Nyerere, Padre della Patria, diceva agli europei e agli americani:
“ perché criticate il nostro modo di vestire, di agire, di comportarci e di mangiare ? Lasciateci almeno liberi di decidere come vivere la nostra vita di tutti i giorni”.
baba Fulgenzio
Associazione Onlus "Il Villaggio della Gioia"